mercoledì 15 aprile 2020

Una rete di individui - STEP #08

Platone, uno tra i più immensi e creativi geni della storia del pensiero filosofico, fu l'autore di innumerevoli scritti, ma il più celebre di tutti è, senza ombra di dubbio, la Repubblica.
L'opera si presenta nella classica forma divulgativa platonica del dialogo, mezzo tramite cui viene portato avanti un confronto dialettico e interpersonale, particolarmente apprezzato dall'autore.
La Repubblica si pone come un vero e proprio modello utopico di riferimento politico-sociale, avente come scopo principale quello di proporre al lettore un'ipotetica società ideale fondata sui valori della giustizia e dell'equità totale.
Uno Stato nasce perché nessuno di noi basta a se stesso, perciò lo Stato ideale dovrà basarsi sul lavoro e sulla cooperazione di tutti che concorreranno allo sviluppo e al raggiungimento del benessere dell'intera collettività. La società platonica è una società di classi, nello specifico queste sono tre: la classe dei governanti (che dovranno amministrare la collettività secondo giustizia e razionalità), dei guerrieri (protettori militari della società) e degli artigiani/agricoltori (produttori dei beni materiali. 
«Tuttavia ascolta anche il resto del mito. Voi cittadini siete tutti fratelli, diremo loro continuando il racconto, ma la divinità, plasmandovi, al momento della nascita ha infuso dell'oro in quanti di voi sono atti a governare, e perciò essi hanno il pregio più alto; negli ausiliari ha infuso dell'argento, nei contadini e negli altri artigiani del ferro e del bronzo». 

Ecco che Platone ci offre una visione schematica della società, visione in cui nessun individuo riuscirebbe a sussistere da solo, avrà sempre bisogno degli altri: è il nodo di un'unica rete fondata sulla collaborazione.


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