sabato 4 aprile 2020

Un grafo in cielo - STEP #04

Volgendo lo sguardo al cielo, durante una notte serena, è possibile osservare tutte le costellazioni da cui è popolato. Le stelle, unite da segmenti immaginari, formano strutture geometriche che rimandano a figure e immagini. Quest'ultime hanno da sempre fatto viaggiare la fantasia del genere umano, portandolo a formulare storie e ipotesi sulla loro origine.
La costellazione della Chioma di Berenice, nei pressi dell'Orsa maggiore, è discernibile ad occhio nudo per una configurazione a forma di "v" e prende vita da una leggenda che fu narrata dal poeta greco Callimaco.

Il mito narra di Berenice II, regina d'Egitto vissuta nel III secolo d.c., moglie di Tolomeo III.
In seguito alla partenza di Tolomeo alla volta dell'Asia per portare a compimento un'impresa molto pericolosa, Berenice, temendo per l'incolumità del marito, fece voto di tagliarsi i capelli in segno di gratitudine verso gli dei se il marito fosse tornato vivo e vittorioso. 
Tolomeo tornò vincitore il giorno stesso e Berenice mantenne il suo voto, sacrificando la sua lunga chioma, da sempre motivo di ammirazione da parte di tutti.
Ma il giorno dopo la treccia non c'era più e Tolomeo, convinto che qualcuno l'avesse rubata, fece setacciare la città da cima a fondo ma senza alcun risultato. A quel punto il saggio Conone di Samo, matematico e astrologo, noto per la sua amicizia con il Siracusano Archimede, volle riportare la pace nel regno e, per consolare l'oltraggiata regina, disse a tutti che l'offerta era talmente piaciuta agli dei che avevano deciso di elevare la treccia in cielo e fissarla nel firmamento. 

A dimostrazione di ciò, egli indicò tre stelle che da allora presero il nome di Chioma di Berenice.


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